OPZIONE INTIMA

Performance 

Già entrando nell’Auditorium, gli spettatori troveranno una platea divisa in due parti da un telo nero che separa l’ingresso e le file di sedili. Sul lato destro siederanno gli uomini, sul lato sinistro le donne, in un chiaro riferimento alle sottili violenze quotidiane subite dagli abitanti dei Paesi a regime islamico, per portare gli spettatori italiani – anche se per poco – nell’atmosfera di un altro contesto sociale.

Gli spettatori, infatti, saranno chiamati in una sala attigua per osservare e partecipare a una performance che li coinvolgerà. Potranno così osservare un ambiente trasfigurato come una clinica temporanea, dove, sullo sfondo, dietro un telo di plastica opalescente, giace, sopra un letto d’ospedale, una persona: l’artista stessa distesa sotto lenzuola bianche che le coprono il volto e il corpo. All’altezza della sua bocca esce un tubo metallico collegato a un monitor laterale.

Gli spettatori potranno vedere (dal video) immagini che mostrano l’interno di un esofago. “Per simboleggiare la volontà della polizia di violare le intimità più profonde”, dice l’artista.
Ogni spettatore vedrà queste immagini e, in breve tempo, potrà votare Sì o No all’accettazione della persona, attraverso un modulo simbolico preparato.